
corso giacomo matteotti, 58
faenza ra, italia
P.IVA 01367440391

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parole che abitano: Il naming come architettura dell’identità di marca
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Jul 7, 2025
Comunicazione
C’è una parola, tra tutte, che arriva prima: il nome.
Prima del logo, prima del colore, prima ancora della voce.
Il naming è l’atto di nascita di un’identità.
Un gesto strategico e creativo insieme, capace di definire la direzione e il posizionamento di un brand. Ma come si sceglie davvero un buon nome?
naming: non una parola qualsiasi, ma una parola che resta
Scegliere il nome di un brand non è un esercizio di fantasia.
È una decisione strutturale, come gettare le fondamenta di una casa.
Il naming strategico tiene conto di:
- Coerenza con i valori e il tono del brand
- Originalità e riconoscibilità
- Pronunciabilità e memorizzazione
- Disponibilità legale e dominio web
- Versatilità visiva e fonetica
- Longevità nel tempo
Un buon nome deve essere più che bello: deve essere vero, distintivo, protetto.
naming e identità: una relazione profonda
Nel mio approccio, il nome non si crea: si trova. Nasce dall’ascolto, dal rispetto, dalla cura.
Ogni processo di naming parte da una mappa d’identità, che disegna la personalità del progetto, la sua visione, le sue radici. Non basta trovare “qualcosa che suoni bene”.
Un nome efficace deve parlare di te, prima ancora che a te.
Il nome è la prima promessa che fai. E come ogni promessa, merita responsabilità e precisione.
come nasce un nome? Il mio processo creativo
Ecco i principali step del mio metodo per sviluppare un naming professionale:
Brief profondo e ascolto attivo
Ascolto i fondatori, il contesto, le storie. La domanda che da cui parto è semplice e fondamentale: qual è l'identità che vuoi far emergere?
Analisi del mercato e dei competitor
Studio i codici visivi e linguistici del settore, per costruire un posizionamento realmente differenziante.
Esplorazione linguistica e semantica
Creo mappe di parole, suggestioni, radici etimologiche, simboli, metafore. Un lavoro che unisce razionalità e intuizione.
Verifica di registrabilità
Ogni nome che propongo è già verificato in termini di disponibilità dominio, presenza social, e prima ricerca su banche dati marchi.
Condivisione e selezione condivisa
Accompagno il cliente nella scelta, valorizzando non solo l’estetica ma la tenuta strategica del nome.
perché il naming è un gesto di design
Un brand ben progettato inizia sempre da un nome consapevole.
Progettare il naming è un atto di design, perché definisce lo spazio semantico e l’immaginario del brand. Un nome sbagliato può creare ambiguità. Un nome giusto, invece, apre possibilità, connessioni, riconoscibilità.
Nel mio lavoro, ogni nome è una parola che abita, che accoglie, custodisce, rappresenta.
una forma di presenza gentile
Un nome è molto più di un’etichetta. È una forma di presenza.
Un nome ben scelto non alza la voce, ma lascia traccia.
È un modo per raccontarsi con delicatezza, ma con precisione.
C’è una parola, tra tutte, che arriva prima: il nome.
Prima del logo, prima del colore, prima ancora della voce.
Il naming è l’atto di nascita di un’identità.
Un gesto strategico e creativo insieme, capace di definire la direzione e il posizionamento di un brand. Ma come si sceglie davvero un buon nome?
naming: non una parola qualsiasi, ma una parola che resta
Scegliere il nome di un brand non è un esercizio di fantasia.
È una decisione strutturale, come gettare le fondamenta di una casa.
Il naming strategico tiene conto di:
- Coerenza con i valori e il tono del brand
- Originalità e riconoscibilità
- Pronunciabilità e memorizzazione
- Disponibilità legale e dominio web
- Versatilità visiva e fonetica
- Longevità nel tempo
Un buon nome deve essere più che bello: deve essere vero, distintivo, protetto.
naming e identità: una relazione profonda
Nel mio approccio, il nome non si crea: si trova. Nasce dall’ascolto, dal rispetto, dalla cura.
Ogni processo di naming parte da una mappa d’identità, che disegna la personalità del progetto, la sua visione, le sue radici. Non basta trovare “qualcosa che suoni bene”.
Un nome efficace deve parlare di te, prima ancora che a te.
Il nome è la prima promessa che fai. E come ogni promessa, merita responsabilità e precisione.
come nasce un nome? Il mio processo creativo
Ecco i principali step del mio metodo per sviluppare un naming professionale:
Brief profondo e ascolto attivo
Ascolto i fondatori, il contesto, le storie. La domanda che da cui parto è semplice e fondamentale: qual è l'identità che vuoi far emergere?
Analisi del mercato e dei competitor
Studio i codici visivi e linguistici del settore, per costruire un posizionamento realmente differenziante.
Esplorazione linguistica e semantica
Creo mappe di parole, suggestioni, radici etimologiche, simboli, metafore. Un lavoro che unisce razionalità e intuizione.
Verifica di registrabilità
Ogni nome che propongo è già verificato in termini di disponibilità dominio, presenza social, e prima ricerca su banche dati marchi.
Condivisione e selezione condivisa
Accompagno il cliente nella scelta, valorizzando non solo l’estetica ma la tenuta strategica del nome.
perché il naming è un gesto di design
Un brand ben progettato inizia sempre da un nome consapevole.
Progettare il naming è un atto di design, perché definisce lo spazio semantico e l’immaginario del brand. Un nome sbagliato può creare ambiguità. Un nome giusto, invece, apre possibilità, connessioni, riconoscibilità.
Nel mio lavoro, ogni nome è una parola che abita, che accoglie, custodisce, rappresenta.
una forma di presenza gentile
Un nome è molto più di un’etichetta. È una forma di presenza.
Un nome ben scelto non alza la voce, ma lascia traccia.
È un modo per raccontarsi con delicatezza, ma con precisione.