
corso giacomo matteotti, 58
faenza ra, italia
P.IVA 01367440391

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Il disegno è il luogo dove le idee si riconoscono
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Data
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Jul 23, 2025
Comunicazione
cielo di acqua.
Il disegno come origine silenziosa di ogni progetto
C’è un momento, prima di ogni progetto, in cui il pensiero non ha ancora preso forma, ma già sente.
Un tempo sospeso, dove il segno non è ancora linea, e il colore non è ancora scelta.
È lì che nasce Cielo di Acqua.
Un orizzonte lieve, dipinto ad acquerello, dove il cielo e l’acqua smettono di separarsi per fondersi in un’unica emozione visiva.
Soffici cromie, delicate trasparenze, nessun dettaglio da afferrare: solo una sensazione.
Ma dietro questa apparente leggerezza c’è qualcosa di essenziale.
C’è il disegno.
Non solo come gesto tecnico, ma come primo livello del pensiero progettuale.
Il disegno progettuale è ciò che permette di costruire soluzioni autentiche, originali, su misura.
È un gesto che accoglie, seleziona, orienta.
Serve a immaginare, a dare forma all’intenzione, a creare connessioni tra visione e realtà.
Nel mio lavoro il disegno non è mai un passaggio accessorio: è la base di ogni identità, di ogni progetto visivo, di ogni percorso narrativo.
È la struttura invisibile che tiene insieme ciò che poi diventerà segno, colore, parola, spazio.
Anche in Cielo di Acqua — un semplice acquerello — il disegno è presente.
Non lo si vede, ma esiste: è il ritmo interno che guida ogni sfumatura.
Così accade anche nel design, nella comunicazione, nel branding: senza disegno non c’è progetto.
E senza progetto, non c’è differenza.
disegnare è un modo gentile per iniziare.
Ma anche il più potente per immaginare soluzioni che non esistono ancora.
cielo di acqua.
Il disegno come origine silenziosa di ogni progetto
C’è un momento, prima di ogni progetto, in cui il pensiero non ha ancora preso forma, ma già sente.
Un tempo sospeso, dove il segno non è ancora linea, e il colore non è ancora scelta.
È lì che nasce Cielo di Acqua.
Un orizzonte lieve, dipinto ad acquerello, dove il cielo e l’acqua smettono di separarsi per fondersi in un’unica emozione visiva.
Soffici cromie, delicate trasparenze, nessun dettaglio da afferrare: solo una sensazione.
Ma dietro questa apparente leggerezza c’è qualcosa di essenziale.
C’è il disegno.
Non solo come gesto tecnico, ma come primo livello del pensiero progettuale.
Il disegno progettuale è ciò che permette di costruire soluzioni autentiche, originali, su misura.
È un gesto che accoglie, seleziona, orienta.
Serve a immaginare, a dare forma all’intenzione, a creare connessioni tra visione e realtà.
Nel mio lavoro il disegno non è mai un passaggio accessorio: è la base di ogni identità, di ogni progetto visivo, di ogni percorso narrativo.
È la struttura invisibile che tiene insieme ciò che poi diventerà segno, colore, parola, spazio.
Anche in Cielo di Acqua — un semplice acquerello — il disegno è presente.
Non lo si vede, ma esiste: è il ritmo interno che guida ogni sfumatura.
Così accade anche nel design, nella comunicazione, nel branding: senza disegno non c’è progetto.
E senza progetto, non c’è differenza.
disegnare è un modo gentile per iniziare.
Ma anche il più potente per immaginare soluzioni che non esistono ancora.